A 25 anni dal disastro di CHERNOBYL un presidio in Piazza il 26 Aprile

Pubblicato da Alessandro Ronchi il

A 25 ANNI DAL DISASTRO DI CHERNOBYL I VERDI E I COMPONENTI DEL COMITATO PER IL SI AL REFERENDUM SUL NUCLEARE ORGANIZZANO UN PRESIDIO IN PIAZZA SAFFI A FORLI’ PER RICORDARE LA TRAGEDIA E PER INVITARE I CITTADINI A NON CADERE NEL TRUCCO DEL GOVERNOPER EVITARE IL REFERENDUM

Avremo le stesse bandiere di allora , con il simbolo del sole che dice no al nucleare.

Saremo in piazza tutto il giorno, il 26 aprile per ricordare che 25 anni fa una terribile sciagura colpì l’allora URSS e l’Europa intera, investite da una nube radioattiva sprigionata dalla centrale nucleare di Chernobyl.

Per giorni le autorità  sovietiche nascosero l’incidente la cui gravità  non aveva precedenti e che contaminò territori vastissimi da cui furono costretti alla evacuazione centinaia di migliaia di cittadini mentre migliaia di eroici volontari sacrificavano la loro vita nel tentativo di bloccare la fuoriuscita della radioattività  e costruire un sarcofago di cemento nel quale confinare il nucleo ormai fuso.

Lo stesso silenzio criminale, l’identico comportamento omissivo da parte delle autorità  statali e dell’ente dell’energia sono stati messo in atto nell’altro terribile incidente accaduto poche settimane fa in Giappone mentre i cittadini , ancora una volta tenuti all’oscuro, sono stati lasciati per giorni e giorni nelle vicinanze di un impianto totalmente fuori controllo.

Per evitare ancora una volta che l’Italia sia coinvolta in un pericoloso e costosissimo programma nucleare solo al fine di consentire lucrosi affari alle imprese del settore francesi e americane e ai loro soci dell’Enel è stato indetto un referendum che il governo sta tentando di evitare con provvedimenti incostituzionali.

Lo stop del governo al folle programma nucleare non è per convinzione ma per paura e necessità : paura di perdere le elezioni amministrative e di venire travolto dai referendum del 12 e 13 giugno che avrebbero portato anche alla completa abrogazione della legge sul legittimo impedimento.

La ritirata del governo è già  di per sé una vittoria di tutti i cittadini e degli ecologisti che si sono mobilitati per mesi per fermare questa vera e propria follia. E’ una vittoria per i Verdi che già  con il referendum del 1987 hanno consegnato un grande risultato all’Italia, tenendola al riparo dalla follia nucleare.

Vogliamo ricordare Chernobyl e nello stesso tempo mettere in evidenza il trucco per far saltare il quorum ai referendum e poi ripresentare in un secondo momento il decreto per le centrali.

Vogliamo dire ai cittadini che l’emendamento del governo al decreto omnibus che abroga le norme che reintroducono il nucleare in Italia e che sono oggetto di quesito referendario non riuscirà  ad impedire il voto del 12 -13 giugno perchè la norma in realtà  consente il differimento dell’applicazione della legge sul nucleare.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge il Comitato nazionale per il referendum farà  ricorso alla Corte di Cassazione che non potrà  che riconoscere che il governo ha attuato di fatto un raggiro, reso più chiaro dal comma 1 dell’emendamento che esplicitamente dice che la decisione di avviare la costruzione delle centrali nucleari è di fatto sospesa fino alle nuove segnalazioni scientifiche sul piano della sicurezza che saranno studiate dall’agenzia per la sicurezza composta da filo nuclearisti del calibro di Veronesi.

Il testo dell’emendamento prevede che il governo entro i 12 mesi successivi presenterà  un nuovo piano energetico . La decisione è quindi rinviata di 12 mesi .

Un primo e importante risultato è stato ottenuto costringendo il governo alla ritirata sul nucleare, ma denunciamo il gravissimo tentativo del governo di non far esprimere gli italiani con il referendum.

Gli ultimi dati comunicati da istituti di sondaggi come IPR e IPSOS dicono che il quorum ad oggi sarebbe raggiunto nella misura del 58%.

Quindi la nostra mobilitazione a 25 anni esatti del disastro di Chernobyl ha lo scopo anche di far capire che la battaglia per le rinnovabili contro il nucleare non è conclusa e che possiamo ancora vincere.

Clicca sull’evento su Facebook per segnalare la tua partecipazione

Verdi per la costituente della provincia di Forlì – Cesena “>

A 25 ANNI DAL DISASTRO DI CHERNOBYL I VERDI E I COMPONENTI DEL COMITATO PER IL SI AL REFERENDUM SUL NUCLEARE ORGANIZZANO UN PRESIDIO IN PIAZZA SAFFI A FORLI’ PER RICORDARE LA TRAGEDIA E PER INVITARE I CITTADINI A NON CADERE NEL TRUCCO DEL GOVERNOPER EVITARE IL REFERENDUM

Avremo le stesse bandiere di allora , con il simbolo del sole che dice no al nucleare.

Saremo in piazza tutto il giorno, il 26 aprile per ricordare che 25 anni fa una terribile sciagura colpì l’allora URSS e l’Europa intera, investite da una nube radioattiva sprigionata dalla centrale nucleare di Chernobyl.

Per giorni le autorità  sovietiche nascosero l’incidente la cui gravità  non aveva precedenti e che contaminò territori vastissimi da cui furono costretti alla evacuazione centinaia di migliaia di cittadini mentre migliaia di eroici volontari sacrificavano la loro vita nel tentativo di bloccare la fuoriuscita della radioattività  e costruire un sarcofago di cemento nel quale confinare il nucleo ormai fuso.

Lo stesso silenzio criminale, l’identico comportamento omissivo da parte delle autorità  statali e dell’ente dell’energia sono stati messo in atto nell’altro terribile incidente accaduto poche settimane fa in Giappone mentre i cittadini , ancora una volta tenuti all’oscuro, sono stati lasciati per giorni e giorni nelle vicinanze di un impianto totalmente fuori controllo.

Per evitare ancora una volta che l’Italia sia coinvolta in un pericoloso e costosissimo programma nucleare solo al fine di consentire lucrosi affari alle imprese del settore francesi e americane e ai loro soci dell’Enel è stato indetto un referendum che il governo sta tentando di evitare con provvedimenti incostituzionali.

Lo stop del governo al folle programma nucleare non è per convinzione ma per paura e necessità : paura di perdere le elezioni amministrative e di venire travolto dai referendum del 12 e 13 giugno che avrebbero portato anche alla completa abrogazione della legge sul legittimo impedimento.

La ritirata del governo è già  di per sé una vittoria di tutti i cittadini e degli ecologisti che si sono mobilitati per mesi per fermare questa vera e propria follia. E’ una vittoria per i Verdi che già  con il referendum del 1987 hanno consegnato un grande risultato all’Italia, tenendola al riparo dalla follia nucleare.

Vogliamo ricordare Chernobyl e nello stesso tempo mettere in evidenza il trucco per far saltare il quorum ai referendum e poi ripresentare in un secondo momento il decreto per le centrali.

Vogliamo dire ai cittadini che l’emendamento del governo al decreto omnibus che abroga le norme che reintroducono il nucleare in Italia e che sono oggetto di quesito referendario non riuscirà  ad impedire il voto del 12 -13 giugno perchè la norma in realtà  consente il differimento dell’applicazione della legge sul nucleare.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge il Comitato nazionale per il referendum farà  ricorso alla Corte di Cassazione che non potrà  che riconoscere che il governo ha attuato di fatto un raggiro, reso più chiaro dal comma 1 dell’emendamento che esplicitamente dice che la decisione di avviare la costruzione delle centrali nucleari è di fatto sospesa fino alle nuove segnalazioni scientifiche sul piano della sicurezza che saranno studiate dall’agenzia per la sicurezza composta da filo nuclearisti del calibro di Veronesi.

Il testo dell’emendamento prevede che il governo entro i 12 mesi successivi presenterà  un nuovo piano energetico . La decisione è quindi rinviata di 12 mesi .

Un primo e importante risultato è stato ottenuto costringendo il governo alla ritirata sul nucleare, ma denunciamo il gravissimo tentativo del governo di non far esprimere gli italiani con il referendum.

Gli ultimi dati comunicati da istituti di sondaggi come IPR e IPSOS dicono che il quorum ad oggi sarebbe raggiunto nella misura del 58%.

Quindi la nostra mobilitazione a 25 anni esatti del disastro di Chernobyl ha lo scopo anche di far capire che la battaglia per le rinnovabili contro il nucleare non è conclusa e che possiamo ancora vincere.

Clicca sull’evento su Facebook per segnalare la tua partecipazione

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Categorie: Nucleare

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