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I VERDI DENUNCIANO LO SCANDALO NAZIONALE DEL MONCONE AUTOSTRADALE TIRRENO BRENNERO

Pubblicato da Alessandro Ronchi il

LA CAMPAGNA CANCELLATA DA 10 INUTILI KM DI ASFALTO

Europa Verde chiede al presidente De Pascale di voltare pagine sulle politiche infrastrutturali della Regione e di chiudere con la stagione di progetti autostradali inutili e devastanti per il territorio

Nessuna delle forze politiche che hanno fortemente voluto la bretella Ti-Bre, era presente stamattina all’apertura al traffico dell’inutile moncone autostradale Fontevivo – Sissa Trecasali. Un nastro di asfalto di 9,5 chilometri che finisce in mezzo ai campi e che ha sfregiato per sempre una vasta porzione di quella che si vanta di essere la Food Valley d’Italia.

C’era invece Europa Verde, insieme alle associazioni ambientaliste che già vent’anni fa chiedevano di non disperdere le risorse finanziarie e non sacrificare il territorio per porzioni di opere incomplete, ma di concentrarsi sul completamento ferroviario della linea Pontremolese, oggi incompiuta. L’ultima manifestazione, prima dell’approvazione del progetto esecutivo, insieme ai pochi, pochissimi amministratori locali che osavano opporsi, risale al 2015. 

La bretella Ti-Bre è l’ultimo e più clamoroso frutto grigio di una stagione di commistione tra politica e cemento che ha promosso progetti autostradali senza che vi fossero le risorse per ultimarli, incuranti della reale funzionalità e degli impatti sul territorio e sull’ambiente.

È sempre stato noto che non vi sarebbe stato alcun innesto stradale degno di questo nome con il casello di uscita di Sissa Trecasali, essendo il progetto di collegamento inserito come opera complementare di un’altra autostrada da realizzare senza adeguata copertura finanziaria, ovvero l’autostrada cispadana, in un intreccio perverso, pianificato a tavolino, che legava le autostrade una all’altra, nascondendo l’assenza di risorse dietro la formula magica del project financing. Il tutto sostenuto dalla scommessa che una volta avviati i lavori, ci avrebbe poi pensato lo Stato pantalone a mettere le risorse, quelle vere, necessarie per completarli, sotto il ricatto dello scandalo di cantieri non finiti e di opere incompiute e non funzionali.

Lo sapevano benissimo l’Unione industriali di Parma, che ora con un bel coraggio grida allo scandalo, così come tutti gli amministratori che si sono affannati per realizzare questo moncone autostradale. Perché il vero scopo dell’opera, oltre a fare lavorare l’impresa costruttrice, era quello di prorogare senza gara fino al 2031 la concessione autostradale di Autocisa. 

Come Europa Verde Emilia-Romagna noi denunciamo questo scempio territoriale e spreco di risorse e chiamiamo alle loro responsabilità, davanti ai cittadini, il fronte politico bipartisan e i gruppi imprenditoriali delle autostrade e del cemento che questo scempio lo hanno pianificato, imposto e prodotto, spacciandolo per di più come “sviluppo”.

Quanto accaduto nel martoriato territorio di Parma deve almeno servire come monito perché non si ripeta mai più in altre parti della Regione. Per questo chiediamo al presidente De Pascale che si volti definitivamente pagina su questa grigia stagione ventennale che ha visto pianificare e promuovere opere autostradali impattanti ed obsolete senza che vi fossero fondi, sventolando la chimera del project financing privato.

E oltre ad invitarlo a vedere i campi dove finisce la Ti-Bre, chiediamo anche che tenga fede al programma di coalizione rivedendo e stralciando tutti i progetti autostradali del secolo scorso che non hanno più senso trasportistico e mai avuto reale copertura finanziaria, a cominciare dalla Campogalliano – Sassuolo per arrivare all’Autostrada Cispadana che deve essere convertita in una strada a scorrimento veloce, utilizzando le risorse già stanziate dalla Regione.

Con il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ci impegneremo in assemblea legislativa affinché questi progetti autostradali escano dal Piano Regionale per le Infrastrutture e Trasporti (PRIT) per dare priorità alle ferrovie e alle infrastrutture che davvero servono per una mobilità sostenibile rispettosa del territorio e a reale servizio dei cittadini e delle imprese.

Sara Londrillo – Enrico Ottolini

Coportavoce Europa Verde Emilia-Romagna

Categorie: Generale

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