LA SALUTE DEI CITTADINI NON SI DIFENDE CON LA PROPAGANDA ANTI-SCIENTIFICA

La manifestazione della Coldiretti a Parma sotto la sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non fa gli interessi né degli agricoltori né dei consumatori e dimostra, ancora una volta, che l’associazione si muove ormai come un partito politico populista e anti-europeista, al di là delle dichiarazioni di comodo, andando ben oltre a quello che dovrebbe essere il suo ruolo di organizzazione sindacale.
La crociata anti-scientifica e allarmistica contro la carne coltivata (definita carne Frankenstein) ha il solo obiettivo di alimentare paure infondate e minare la fiducia nelle istituzioni europee preposte alla sicurezza alimentare per accreditarsi come unico baluardo dell’agricoltura e del mangiare sano italiano. “Coldiretti per la salute dei cittadini e dei consumatori” si leggeva in uno dei cartelli affissi davanti ai cancelli di EFSA.
Peccato che la stessa Coldiretti abbia fatto campagne per avere più pesticidi nei campi e nel piatto, contribuendo all’affossamento del regolamento europeo sull’uso sostenibile dei pesticidi, e stia ora contrastando qualsiasi etichettatura dei prodotti alcoolici che avverta i consumatori dei comprovati danni alla salute causati dell’etanolo.
“Non uccidete il Parmigiano-Reggiano e il Grana Padano” era scritto nello stesso cartello. Ma che c’entra la filiera lattiero-casearia con la carne coltivata? Come potrà mai “uccidere il Parmigiano-Reggiano”? Coldiretti, se ha così a cuore i nostri formaggi tipici, si dovrebbe preoccupare piuttosto dei dazi che intende applicare Trump e andare a manifestare sotto l’ambasciata americana.
E’ del tutto evidente che non esistono reali minacce per gli agricoltori e per le nostre filiere agro-alimentari, per di più protette dalle norme europee sulle denominazioni di origine che ne disciplinano in modo rigoroso la produzione. Ed è altrettanto evidente la natura strumentale e disinformativa della campagna che stanno conducendo. A cominciare dal bersaglio della manifestazione, EFSA, un’agenzia scientifica indipendente che conduce la valutazione del rischio sui nuovi alimenti immessi in commercio nel mercato europeo, ma che non ha alcuna competenza autorizzativa e non scrive le leggi e le regole.
La verità è che nella UE godiamo dei più alti standard al mondo di sicurezza alimentare, grazie anche alla separazione tra chi definisce le regole e gestisce il rischio e chi lo valuta sulla base di studi scientifici che coinvolgono esperti di tutta Europa e di tutte le autorità nazionali.
Come Europa Verde Emilia-Romagna abbiamo fiducia nelle istituzioni pubbliche europee preposte alla valutazione del rischio e nel processo autorizzativo finale che vede tra l’altro coinvolti tutti gli Stati Membri attraverso il Comitato Permanente su Piante Animali Alimenti e Mangimi.
Riteniamo che la carne coltivata, per la quale al momento sono all’esame due sole domande di autorizzazione, possa essere un’opportunità, se prodotta con criteri di sostenibilità, per ridurre lo sfruttamento e le sofferenze degli animali allevati. Ricordiamo che in Europa vengono macellati 6 miliardi di polli e oltre 200 milioni di maiali ogni anno. Sedici milioni di polli al giorno.
Siamo convinti che la salute dei consumatori e dei cittadini, e anche l’interesse degli agricoltori, si difendano non con campagne strumentali, ma riducendo l’utilizzo e la diffusione nell’ambiente dei pesticidi, promuovendo il biologico e l’agricoltura rigenerativa, adeguando il carico zootecnico alla sostenibilità dei territori, migliorando il benessere animale e diminuendo l’uso di antibiotici negli allevamenti, azzerando la diffusione di contaminanti chimici perenni come i PFAS.
Applicando in sostanza l’approccio One Health, una sola Salute, raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che vede indissolubilmente legate la salute delle persone a quella degli animali e dell’ambiente in cui vivono.
Sara Londrillo e Enrico Ottolini
Coportavoce regionali Europa Verde Emilia Romagna
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