Università di medicina a servizio della sanità privata? Pensiamo anche al pubblico
Una strana euforia sembra pervadere tutti di fronte all’annuncio dell’accordo tra il gruppo della sanità privata Villa Maria e l’Università di Ferrara per istituire un corso di medicina presso la struttura di Cotignola. Mentre nel programma della coalizione che ha vinto le elezioni regionali si continua a cantare, per bocca del Presidente Bonaccini, il peana alla sanità pubblica come baluardo contro l’invasore leghista”¦ nella pratica si cede a ben altre tentazioni. Già nel precedente mandato regionale ci si era adoperati per far avere a Villa Maria il riconoscimento di Istituto di Ricerca, non ancora ottenuto in quanto l’ultima parola spetta al Ministro Speranza. Questo riconoscimento, al quale ci dichiarammo assolutamente contrari, significherebbe ingenti fondi pubblici elargiti al privato per ricerche finalizzate al suo profitto e sottratti alla sanità pubblica. A questo si aggiungono le convenzioni con la sanità privata accreditata, che significano altri fondi pubblici sottratti alla sanità pubblica. La sanità pubblica è un servizio per tutti i cittadini, garantito dalla Costituzione, mentre, è inevitabile, la sanità privata persegue ovvi fini di profitto nell’offrire un prodotto. Una differenza di fatto abissale.
Non a caso il contratto dei lavoratori della sanità privata non viene rinnovato da ben quattordici anni! Poco si può dire su quest’accordo, che ormai è già in stato avanzato, ma forse occorre ricordare ai vertici regionali che il programma diceva ben altro e magari gli accordi con le Università si potevano tentare con l’AUSL della Romagna, per essere coerenti con ciò che si è dichiarato in campagna elettorale. Ci troviamo ancora dentro ad una pandemia della quale non si vede la fine ed è in questo momento prioritario sostenere e far crescere la sanità pubblica, concentrando le risorse su questo obiettivo.
Verdi / Europa Verde Lugo e Romagna Estense
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