I NUOVI ORGANI REGIONALI

Pubblicato da Luca Saraz Budini il

COMUNICATO STAMPA

PIANTEREMO 4.500.000 NUOVI ALBERI IN EMILIA ROMAGNA

I VERDI – EUROPA VERDE EMILIA-ROMAGNA RIPARTONO UNITI

NOMINATI I NUOVI ORGANI REGIONALI

L’assemblea regionale dei Verdi – Europa Verde di sabato 19 ottobre ha visto una grande e positiva partecipazione, a riprova del desiderio degli attivisti di rimettersi in pista per promuovere un’autentica politica verde. Sono stati rinnovati gli organi statutari, gettando le basi per una riorganizzazione che aiuti a raccogliere una nuova generazione di ecologisti a 360 gradi. Silvia Zamboni e Paolo Galletti sono stati eletti coportavoce sulla base di una mozione unitaria, frutto del confronto costruttivo sviluppato nel dibattito che ha fatto convergere le due proposte presentate alla vigilia e che ha ottenuto 75 “sì” su 76 voti espressi.

Paolo Calvano, segretario regionale del PD, e Gillo Baldazzi, coordinatore regionale di Volt Europa, hanno portato i loro, non solo formali, saluti all’assemblea.

Nei numerosi interventi è stata ribadita la necessità  di rimarcare l’identità  autonoma del partito, sull’onda delle elezioni europee che hanno visto il considerevole incremento dei consensi dei Verdi – Europa Verde: quasi il 3% a livello regionale, con punte del 4,56% a Bologna. Il voto assembleare ha quindi stabilito di affrontare anche le prossime elezioni regionali con una lista ecologista autonoma, che sappia guardare alla politica a 360 gradi, ovvero includendo anche i temi sociali e dell’emergenza democratica: in una fase in cui molti si dedicano a un frettoloso green washing, rinnegando solo a parole anni di politiche in contrasto con la conversione ecologica della società , è legittimo per i Verdi rivendicare decenni di battaglie d’avanguardia su questi temi. A cominciare dall’emergenza climatica, una realtà  in atto che, se affrontata correttamente, rappresenta l’opportunità  di porre le basi di un’economia verde in grado di rispondere anche alla crisi occupazionale ed economica con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro puliti.

L’assemblea ha evidenziato che sui territori scorre nuova linfa: quella dei giovani che hanno assunto ruoli importanti nelle province e nei comuni. Un interesse nuovo per la politica ecologista certamente nato grazie alla spinta dei movimenti per il clima dei giovani, alcuni dei quali vedono nei Verdi l’unico strumento per attuare il cambiamento necessario a mettere in sicurezza il loro futuro. Per questo verranno programmate forme di partecipazione che incentivino il coinvolgimento attivo dei più giovani.

Le complesse sfide globali odierne rendono necessario studiare per evitare di dare risposte improvvisate e pressappochiste. Per questo i Verdi – Europa Verde dell’Emilia Romagna si sono dotati di un comitato scientifico di alto profilo (presentato prima dell’assemblea), che approfondirà  con rigore le questioni da affrontare, contribuendo ad elaborare le possibili soluzioni politiche su solide basi scientifiche.

L’Emilia-Romagna è una delle regioni con le più alte emissioni di CO2 (10 ton/anno pro capite): ottenuta la dichiarazione di emergenza climatica, servirà  attuare le politiche necessarie per arrivare al dimezzamento delle emissioni climalteranti al 2030, il che significa -25% nella legislatura 2020-2025, e azzeramento entro il 2050. Oltre al tema energetico (con l’accento su promozione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica), sono stati ribaditi punti programmatici storici e innovativi, tra i quali: lotta alla produzione dei rifiuti, Emilia Romagna plastic free, tutela del benessere animale, cura dei beni culturali, dei parchi e creazione di nuove foreste e del Parco nazionale del Delta del Po, gestione pubblica dell’acqua, cambio di paradigma per edilizia e mobilità  in chiave di sostenibilità  (investimenti prioritariamente a favore del ferro), lotta al consumo di suolo, difesa della salute con contrasto all’inquinamento atmosferico, misure anti-spopolamento della montagna, superamento delle criticità  nella sanità  pubblica (cancellazione dei punti nascita in montagna).

Consapevoli che una vittoria della destra leghista, collocata agli antipodi di tutto questo, sarebbe un dramma per la nostra regione, l’assemblea ha dato mandato ai portavoce ed al consiglio federale di verificare la sussistenza delle condizioni per una coalizione di un rinnovato centrosinistra, a patto che sia possibile definire un programma compatibile e avviare una collaborazione leale e non subalterna.

Tesoriere stato è nominato Sauro Turroni. Gli eletti in esecutivo sono Gianluca Baldrati, Maria Grazia Creta, Cristina Mengozzi, Gian Matteo Palese, Paolo Pandolfo, Maria Gabriella Raso, Paolo Siligardi. responsabile coordinamento enti locali Matteo Badiali (che è anche co-portavoce nazionale), responsabile organizzazione Isidoro Colluto, responsabile comunicazione Marco Pederzini. 


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