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TRIVELLE, LEGA, PD, 5 STELLE

Pubblicato da Luca Saraz Budini il

COMUNICATO STAMPA

Manca una politica concreta lungimirante ecologista.

I Verdi: energie rinnovabili per una occupazione duratura e per fermare il cambiamento climatico.

Il Presidente della Regione Bonaccini ed i Sindaco di Ravenna hanno invocato l’intervento di Salvini per bloccare l’emendamento cinque stelle che sospende solo le nuove ricerche di idrocarburi ma lascia in azione le trivelle esistenti.

Quel Salvini che con il presidente del Veneto leghista era tra i promotori, insieme a vari presidenti di regioni del PD, del referendum anti trivelle.

Quel Referendum che Renzi irrise e che mancò il quorum.

Ma la crisi economica del settore è andata avanti ugualmente.

Il settore è obsoleto e la finanza lungimirante investe su fonti rinnovabili.

Bonaccini segue le orme di Renzi che pensava di battere i cinque stelle sul loro terreno con la rottamazione.

Bonaccini insegue la Lega con la Regione che rivendica poteri straordinari simil Lombardia e Veneto, e adesso difendendo le ultime trivelle, peraltro non messe in pericolo dall’emendamento.

Il fallimento dei colossi cooperativi dell’edilizia hard non ha insegnato nulla. Non si sono riconvertiti in tempo alla manutenzione del territorio, al recupero dell’esistente. Solo asfalto e cemento. E sono falliti.

Mentre il fondo sovrano norvegese investe sulle rinnovabili, l’Emilia Romagna si attarda sulle trivelle, con tanto di sindacati e confindustria, incapaci di pensare ad una graduale transizione verso una nuova occupazione con le energie rinnovabili.

Reazionari, Landini in primis.

Così rischia di vincere la Lega che sul terreno della reazione anti ambientalista alla Trump ha la primogenitura, e magari saremo costretti a comprare in futuro le tecnologie per le rinnovabili dai cinesi.

Si potrebbe invece realizzare un eolico offshore sulle piattaforme dismesse.

Si potrebbe approvare un piano di riconversione. Per una occupazione di qualità  e duratura con le energie rinnovabili

Altrimenti come si pensa di fermare il cambiamento climatico se si continuano ad usare energie fossili?

Abbiamo solo 12 anni per evitare la catastrofe.

In Emilia Romagna esistono molte aziende, ed un patrimonio di conoscenze tecnico-scientifiche, pronte per l’economia verde.

Ma non sono considerate per quello che valgono. Si continua invece a difendere l’indifendibile.

E ogni anno si spendono decine di milioni di euro per proteggere la costa dalla subsidenza.

E per i ripascimento delle spiagge, portate via da mareggiate sempre più devastanti.

Nelle foto, il Lido di Dante, con la piattaforma trivella Angelina.
Il mare si è mangiato la spiaggia, le dune, le opere di difesa.
La subsidenza è di un centimetro e mezzo all’anno.
(Ma non c’è solo Lido di Dante. Tutta la costa è interessata)

Paolo Galletti

co portavoce Federazione dei Verdi Emilia Romagna


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