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Oltre i goffi tentativi di abbellimento con convegni vari e la normale rimozione del problema,
esiste davvero l’aria di Bologna che fa ammalare e morire prematuramente.
Ma si fa finta di niente. E non si prendono provvedimenti efficaci. Né tantomeno si decide di cambiare radicalmente la mobilità che uccide, come fanno altre città europee che già vogliono abolire i motori a scoppio e da subito i diesel.
Bologna sarebbe un grande centro commerciale naturale.
Non una camera a gas.
Una mobilità sostenibile è possibile.
Altro che passante autostradale!
Tram, auto elettriche e merci su mezzi elettrici, biciclette, treno metropolitano e regionale…
Respirare aria pulita è un diritto anche a Bologna.
L’aria di Bologna fa ammalare, provoca migliaia di morti premature.
Colpa soprattutto del traffico motorizzato.
È ora di affrontare davvero il problema e di proporre soluzioni vere.
Che cambieranno inevitabilmente le nostre abitudini.
Ma che ci faranno vivere meglio e più sani.
L’evento “Mobilità e Salute: le proposte dei Verdi”
si terrà giovedì 23 novembre a Bologna.
L’appuntamento è alle 17.45 presso il Centro Costa in Via Azzo Giardino, 44
Tra i relatori interverranno:
Giancarlo Piazza ““ Presidente ordine dei medici
Andrea Colombo ““ Consigliere Comunale PD
Vittorio Marletto ““ Consulta della bicicletta
Roberto Tomesani ““ Salvaiciclisti Bologna
Syusy Blady ““ Attrice e regista
Paolo Galletti ““ Legge quadro mobilità ciclistica
I dati
A Bologna (380.000 abitanti) ci sono 281.853 veicoli, di cui 201.450 autovetture (+1,3% rispetto al 2015). Per il terzo anno consecutivo il numero di autovetture circolanti in città risulta in aumento (dati PRA).
Nell’area metropolitana (1 milione di abitanti) i veicoli sono addirittura 806mila di cui 600mila auto!
Nel 2017 a Bologna con tutta probabilità abbiamo già totalizzato più dei 35 superamenti dei limiti per i PM10 previsti dalla legge, con 24 superamenti tra gennaio e marzo a Porta S. Felice, e a ottobre un’altra dozzina, anche se il rapporto mensile ARPAE non è ancora disponibile.
Nel 2016 ci sono stati 66 morti sulle strade della ex provincia, di cui 19 pedoni e 8 ciclisti, in città i morti sono stati 16 di cui 6 pedoni e 2 ciclisti.
Mobilità metropolitana e urbana Bolognese,
le proposte dei Verdi
Gli obiettivi sono:
– abbattere le emissioni nocive per la salute (polveri, NOx, idrocarburi, ozono, benzene…),
– abbattere le emissioni nocive per il clima (CO2, CH4),
– favorire la sicurezza stradale e diminuire drasticamente morti e feriti,
– recuperare a pedoni ciclisti e servizio pubblico gli spazi della città oggi occupati dalle auto,
– aumentare in generale la qualità e l’efficienza della mobilità urbana e metropolitana.
Azioni sul servizio pubblico
– sollecitare l’integrazione del TP regionale in una sola struttura regionale
– tariffazione unificata regionale (bus e treni, anche FS),
– abbonamento low cost metropolitano per tutti (pagare meno, pagare tutti),
– navette e filobus elettrici in centro, mezzi più grandi e frequenti sulle direttrici esterne e i viali,
– corsia preferenziale per i mezzi pubblici sui viali,
– ristrutturazione del servizio e delle linee TP con vari punti di interscambio e intermodalità ,
– trasporto pubblico anche in orari serali e notturni su tutta l’area metropolitana, per tutte le mobilità , non solo lavorative e scolastiche,
– treno metropolitano, nuove linee e nuove fermate.
Bicicletta
– Principio generale tendenziale “una pista in ogni strada”,
– corsie ciclabili controsenso in tutti i sensi unici o soluzioni alternative,
– segnaletica di livello automobilistico anche per i ciclisti,
– interconnessione delle piste e creazione di strade ciclabili intercomunali e provinciali (es. Modena-Bologna-Imola, Bologna-Ferrara ecc.),
– rastrelliere semplici e prive di effetto barriera architettonica in ogni strada (almeno in tutta l’area fuori dai viali),
– attenzione per le ebike e motorini elettrici come mezzo privato, diminuzione drastica dei privilegi dei motocicli a scoppio.
Automobili
– Introdurre aree di rispetto intorno a tutte le scuole: i ragazzi scendono dall’auto e fanno l’ultimo tratto a piedi con i compagni in sicurezza (Londra);
– Creazione di un piano sovracomunale per la mobilità elettrica in accordo con le principali aziende, in modo che la ricarica avvenga soprattutto di giorno nei posteggi aziendali (possibilmente dotati di pannelli solari).
Motocicli
– Creazione di corsie protette riservate, nei punti più pericolosi (es. rotonda Romagnoli e asse attrezzato);
– Programma obbligatorio per la sostituzione dei motocicli con mezzi elettrici e/o biciclette per le consegne: chi non ottempera, perde la licenza;
– Estensione ai motocicli delle restrizioni su accesso e sosta in ZTL, con posteggi blu salvo mezzi elettrici.
Proposte raccolte in rete
– sgravi fiscali pesanti a chi non inquina,
– agevolazioni al parcheggio (gratis e garantito) alle famiglie che hanno 1 sola automobile,
– divieto di accesso al centro storico ai suv con qualsiasi motorizzazione,
– creazione di hub per il carico/scarico merci,
– parcheggi di scambio gratuiti,
– navette elettriche con biglietto a 10 cent per tutto il giorno,
– copertura del parcheggio con pannelli fotovoltaici,
– più trenini Vignola-Bologna, specialmente la sera di ritorno da Bologna e specialmente nei fine settimana: la sera dopo le 20 e nei fine settimana c’è molta carenza di trenini e corriere; impossibile per chi sta oltre Casalecchio poter tornare a casa.
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