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La Regione Emilia-Romagna non diventi la maglia nera italiana nella pratica della caccia con richiami vivi

Pubblicato da segreteria il

Nelle ultime ore la Commissione europea ha ribadito, con una lettera datata 28 luglio indirizzata alle autorità  italiane, che i passi fatti dal Governo con l’approvazione del decreto 91 non sono sufficienti a porre fine alle violazioni dell’Italia in materia di “˜caccia con i richiami vivi’ e permane dunque la procedura d’avvio di infrazione.

Interviene su questa vicenda la consigliera regionale dei Verdi alla Regione Emilia-Romagna Gabriella Meo che commenta così la bocciatura dell’Italia in sede UE relativamente al tema della caccia con richiami vivi:

Meo:

“˜Ora la Regione Emilia-Romagna si distingua per la sua correttezza e rispetto delle norme comunitarie dicendo basta all’uso dei richiami vivi e abbandonando la politica delle deroghe in materia di caccia evitando così di diventare la maglia nera italiana in materia di caccia con i richiami vivi’

Continua Meo:

“˜Le spregiudicate lobby dei cacciatori, che avevano esultato qualche giorno fa con il voto in Senato, oggi dovranno fare un passo indietro e la Regione Emilia-Romagna sospenda definitivamente le delibere in essere e in via di predisposizione che autorizzano nuove catture.

Oltre alla barbarie da evitare agli animali non possiamo, come emiliano romagnoli, diventare i primi responsabili delle salate multe che ci verranno inflitte dall’Unione Europea e che dovranno essere pagate tutti i cittadini per permettere un sadico divertimento di pochi.


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