Ripensiamo il passaggio alle ASP e votiamo “˜A’ (BO)
Mentre è in corso la manifestazione dei sindacati di base contro il passaggio del personale docente e non docente delle scuole comunali bolognesi sotto il controllo dell’ASP Irides intervengono i Verdi attraverso le parole della consigliera regionale Gabriella Meo:
“˜Voglio esprimere la mia solidarietà a tutti i partecipanti allo sciopero indetto dai sindacati e dal personale delle scuole comunali per ribadire la nostra contrarietà al passaggio del rapporto di lavoro dal Comune di Bologna a una delle ASP felsinee.’
Continua l’esponente ecologista Gabriella Meo:
“˜In questi giorni abbiamo sentito diversi esponenti dell’amministrazione intervenire sostenendo posizioni a nostro parere di retroguardia e questo non è accettabile nei nostri territori.’
Con queste parole la consigliera Gabriella Meo si riferisce all’intervento dell’assessore Matteo Lepore, che ha affermato che solo al Comune di Bologna e Firenze i lavoratori hanno ancora il contratto “˜scuola’ e che dunque, implicitamente, godrebbero di diritti che altri non hanno più e proprio su questa affermazione l’esponente dei regionale dei Verdi continua il suo ragionamento dicendo:
“˜L’affermazione di Matteo Lepore è discutibile perché sotterra cinquant’anni di rapporti sindacali dove il pubblico ha svolto il ruolo di soggetto precursore nell’introduzione di migliori condizioni di lavoro o di salario. Oggi invece si guarda a chi ha meno, dicendo che ci si deve accontentare o rivolgere verso il basso le proprie aspettative di diritti sul lavoro e questa visione è inaccettabile.’
La consigliera Meo termina il suo intervento lanciando una stoccata anche al’ex sindaco di Bologna Walter Vitali che oggi interviene su di un quotidiano cittadino dicendo che la vittoria dell’opzione “˜A’ al referendum potrebbe portare alla chiusura di scuole paritarie con un conseguente aumento delle liste d’attesa dei nidi comunali. Conclude la consigliera dei Verdi:
“˜Accusano i referendari di poca trasparenza e di aver proposto un quesito ingannevole, ma dalle parole di Walter Vitali di oggi è invece evidente il contrario. Raccontare ai bolognesi che se vincesse l’opzione “˜A’ potrebbero allungarsi le liste d’attesa ai nido è falso e fuorviante poiché la consultazione non si riferisce all’abrogazione delle collaborazione con i privati per i servizi alla persona, quali sono i nido, ma esclusivamente di finanziamenti alle scuole private.’
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