Eternit: ‘Basta con il lavoro che uccide

Pubblicato da segreteria il

Dopo tanti anni finalmente giustizia sulla vicenda legata alla società  Eternit.

Alle 13 circa di oggi è stata pronunciata quella che ormai è riconosciuta come una sentenza storica: 16 anni di reclusione per disastro doloso e omissione dolosa di misure infortunistiche ai due manager della Eternit Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier De Marchienne.

Una vicenda orribile in quanto i responsabili hanno voluto nascondere ai lavoratori delle fabbriche e agli abitanti dei comuni interessati – Cavagnolo, Casale Monferrato, Rubiera e Bagnoli – la triste verità : quel materiale, una mescola di cemento e fibre di amianto, che doveva durare un’eternità  in realtà  con il passare del tempo tendeva a sfarinarsi.

Rilasciando le fibre pericolose per per la salute umana, in quanto si insediano nei polmoni e solo dopo molti anni celano la loro natura cancerogena, provocando malattie come l’asbestosi.

L’avvocato di Schmidheiny è riuscito ad affermare che questo processo non è valido perché celebrato a 30 anni di distanza, perché “rende quasi impossibile a chi è accusato difendersi al meglio”.

Dimenticandosi che questa tragedia ambientale è stata un calvario per migliaia di famiglie: alcune persone, come il presidente dell’associazione Famiglie delle vittime dell’amianto di Casale Romana Blasotti Pavesi, hanno visto morire molti parenti, tutti a causa della lavorazione dell’asbesto.

La condanna, dopo anni rispettoa i fatti accaduti, è stata accolta con molta emozione da quanti hanno lottato per ottenere la verità  e la giustizia. Le famiglie delle vittime avranno anche diritto al risarcimento per un totale di 95 milioni di euro.

“La sentenza del Tribunale di Torino che ha condannato a 16 anni i titolari della Eternit è una sentenza importantissima per il diritto alla salute e deve far riflettere la politica sulla stringente necessità  di avviare un processo di conversione ecologica di cicli industriali inquinanti e che sono causa di malattia e morte per tanti cittadini.”

Così ha commentato il presidente dei Verdi Angelo Bonelli appena ha appreso la notizia di una sentenza che probabilmente farà  scuola nella giurisprudenza italiana. Con l’obiettivo di far rispettare la legge, salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini.

da www.verdi.it


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