Smog: Emilia-Romagna fuorilegge

Pubblicato da segreteria il

“Continua la cosiddetta “emergenza smog” nella pianura padana e in Emilia-Romagna tutte le città  si avviano a sfondare il tetto di sforamenti consentiti dall’Unione europea già  nei primi mesi dell’anno, anticipando in questo modo un 2012 fuorilegge per l’Emilia-Romagna.”

Commenta così la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo dopo aver esaminato il bollettino di Arpa relativo ai rilevamenti di polveri sottili effettuati ieri dalla rete di centraline nelle città  della nostra regione.

“I livelli di PM10 hanno oltrepassato in tutte le città  ““ continua la consigliera Meo ““ il livello di protezione della salute umana, che l’Unione europea ha stabilito in 50 microgrammi per metro cubo di media nelle 24 ore, in molti casi perfino raddoppiandolo, come a Piacenza (104 µg/m3), a Parma (129 µg/m3), a Reggio Emilia (120 µg/m3), a Modena (116 µg/m3), a Bologna (105 µg/m3), a Ravenna (103 µg/m3) e a Forlì (117 µg/m3).”

“Le previsioni meteo che, nello scorso mese di dicembre, avevano convinto le Regione a revocare le misure di limitazione della circolazione si sono rivelate più teoriche che reali ““ denuncia l’esponente dei Verdi ““ visto che dall’inizio del 2012, e quindi in soli 23 giorni, abbiamo registrato 15 sforamenti a Piacenza, 17 sforamenti a Parma e Reggio Emilia, 16 sforamenti a Modena, 14 a Bologna, 15 a Ferrara, 14 sforamenti a Ravenna, 18 a Forlì e 16 sforamenti a Rimini.”

“Ogni anno, in occasione degli accordi per la qualità  dell’aria, tutti gli Enti locali concordano sulla necessità  di rafforzare l’impegno per contrastare le cause dell’inquinamento, ma quando si tratta di realizzare concrete scelte di investimento delle poche risorse pubbliche, come al solito, in Emilia-Romagna si pensa soltanto a costruire  autostrade e a sviluppare l’utilizzo dei mezzi privati invece di puntare decisamente ad un miglioramento degli standard del trasporto collettivo e del sistema ferroviario regionale.

Questi dovrebbero essere gli obiettivi del nuovo PRIT (Piano Regionale Integrato Trasporti) che non vede ancora la luce, pur essendo passati oltre 2 anni dalla sua presentazione.”


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