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“˜Beni comuni’: La Regione vigili sul Governo e Comuni

Pubblicato da segreteria il

La consigliera regionale dei Verdi, Gabriella ha partecipato al sessione odierna del “˜Question Time’ all’apertura dei lavori dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna domandando alla Giunta se l’ amministrazione regionale abbia già  effettuato una valutazione sulla costituzionalità  del Decreto 138/2011 presente all’interno della manovra finanziaria approvata lo scorso agosto. Un decreto che è stato criticato da tutto il mondo ecologista compreso il comitato nazionale “Si Acqua Pubblica” composto dai giuristi estensori dei quesiti referendari.

Sembra evidente infatti che parti del decreto si pongano in contrasto con l’esito del recente referendum popolare in difesa dei beni comuni, destando una grande preoccupazione tra i cittadini che hanno votato contro la loro privatizzazione.

La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha risposto alla domanda dei due consiglieri attraverso l’intervento del sottosegretario Bertelli dicendo:

“˜La Regione Emilia-Romagna sta seguendo, congiuntamente ad altre regioni l’iter di questo decreto ora convertito nella legge n°148/11.

La Regione sta anche verificando compiutamente se gli elementi di continuità  ravvisati nella disciplina post-referendaria possano o meno tradursi in una elusione da parte del legislatore statale sulla volontà  popolare espressa in sede referendaria, riservandosi ““ all’esito di tale indagine ““ ogni valutazione in ordine ad eventuali misure da intraprendere.

In ogni caso, come si è detto, poiché l’articolo 4 prevede tra i settori esclusi quello del servizio idrico integrato e poiché una eventuale impugnazione in via diretta presuppone invece l’immediatezza della lesione giuridica lamentata, un’eventuale giudizio di legittimità  costituzionale non potrà  che riguardare l’ulteriore formazione che dovesse essere posta in essere nel settore.

La consigliera dei Verdi Gabriella Meo ha concluso la discussione dopo la risposta del sottosegretario dicendo: “˜Siamo soddisfatti dell’attenzione che la Regione Emilia-Romagna sta avendo in merito a questa vicenda vista la volontà  del Governo di mettere in discussione l’esito referendario, come ha dichiarato pubblicamente anche il ministro del lavoro Sacconi qualche giorno fa.

Chiediamo però alla Regione non solo di continuare il lavoro di monitoraggio relativo alla costituzionalità  insieme alle altre regioni, ma anche di vigilare sui piccoli e grandi comuni del nostro territorio per evitare delle privatizzazioni selvagge in questo periodo di non chiarezza normativa, cosa che purtroppo sta accadendo.


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