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FERMIAMO IL NUCLEARE

Pubblicato da Alessandro Ronchi il

Venticinque anni dopo Chernobyl torna l’angoscia nucleare con la paura diffusa di dover assistere impotenti ad una catastrofe di cui è impossibile oggi determinare i confini e le conseguenze immediate e di più lungo periodo.

Il primo pensiero e tutta la nostra solidarietà  va alle popolazioni più esposte, ma quanto sta avvenendo non può non riaprire una discussione sulla scelta del nucleare. La gran parte dei Paesi Occidentali sta infatti riconsiderando le proprie politiche energetiche ed intanto congela i propri programmi nucleari, chiudendo anche gli impianti più a rischio.

Appare invece del tutto irresponsabile l’atteggiamento del nostro Governo che conferma di voler procedere, come se nulla fosse avvenuto, alla realizzazione di centrali nucleari, rilanciando quel programma nucleare contro cui il paese si era già  pronunciato con il referendum del 1987. Siamo al totale paradosso: mentre paesi con molte centrali pensano, nonostante gli inevitabili costi, ad una loro chiusura, il paese che potrebbe rinunciare al nucleare senza alcun costo, dovrebbe invece entrarvi contro qualsiasi considerazione sulla sicurezza e sugli stessi costi economici e soprattutto in spregio alla democrazia, visto che entro tre mesi si terrà  il referendum sul nucleare. E’ evidente che sulla decisione del governo pesano tutt’altri interessi da quelli dei cittadini, come peraltro si è visto con la recente decisione di mettere in discussione gli incentivi alle fonti rinnovabili.

per tutti questi motivi il i Verdi per la Costituente Ecologista lanciano un appello alla mobilitazione insieme al WWF, Legambiente, Ya Basta, USB Bologna, Associazione Eco e invitano i cittadini, le Associazioni, i Comitati, i Sindacati e i partiti antinuclearisti ad aderire e partecipare al sit-in sabato 19 marzo alle ore 11.00 in Piazza Maggiore

e invitano a sostenere la campagna “Vota SI contro il nucleare” per il prossimo referendum.

Per aderire all’iniziativa CLICCA QUI

Categorie: Energia

3 commenti

franco · 18 Marzo 2011 alle 11:50 am

NON BASTA….bisogna IMPEDIRE l’importazione di elettricità  di provenienza nucleare o nel giro di poco tempo non avremo centrali ma saremo assediati dalle centrali altrui (per ora Svizzera Slovenia e Francia) posizionate sempre più vicine ai nostri confini per poterci servire di energia elettrica a prezzo di lobby. chiedere quindi a ENEL ed agli altri fornitori di CERTIFICARE LA PROVENIENZA dell’energia elettrica che ci vendono esattamente come si fa con l’importazione di cibo

paolo galletti · 18 Marzo 2011 alle 12:46 pm

bisogna unirsi ai Verdi francesi e tedeschi e lavorare per bandire le centrali dall’europa anche con un referendum europeo

franco · 18 Marzo 2011 alle 3:57 pm

sit in e cartelli in piazza ormai contano poco, bisogna ESIGERE da ENEL la dicharazione di provenienza e rifiutare il servizio. se perdono soldi ti danno retta. o anche se gli spari

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