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I Verdi sempre più preoccupati delle scatole cinesi di Hera

Pubblicato da Gabriele il

I Verdi per la Costituente Ecologista dell’Emilia-Romagna che aderiscono alla campagna “Unaltrahera”, sono sempre più preoccupati per la situazione di scatole cinesi che si viene sempre più a determinare con il gioco delle vendite, fusioni, incorporazioni e partecipazioni della nostra ex-municipalizzata effettuate senza più alcun controllo da parte dei soci pubblici di maggioranza (ancora fino al 2013).

Ultime in ordine di tempo, da un lato, l’incorporazione di ACAM-La Spezia e, dall’altro, la vendita del 20% del capitale di Herambiente “leader in Italia nello smaltimento e recupero dei rifiuti, sia urbani che speciali”, a EISER Global Infrastructure Fund, uno dei principali fondi infrastrutturali europei (già  presente in Italia con il 100% della proprietà  della società  di trasporto gas Società  Gasdotti Italia).

Oramai quasi un anno fa Ivan Cicconi, della campagna “unaltrahera”, rivolse al sindaco Del Bono e, per suo tramite, al Presidente di Hera Spa, nonché presidente di Hera Comm srl, socio di maggioranza di Hera Comm Mediterranea srl, che ha come partner al 49,99% Csr srl (rappresentata nel suo CdA dal fratello del allora sottosegretario Nicola Consentino, accusato di concorso esterno in associazione camorristica), 10 domande da cittadino preoccupato su queste partecipazioni, che non ebbero allora alcuna risposta dal Comune, se non dall’ufficio Relazioni esterne e Rapporti con i media di Hera.

La nostra preoccupazione deriva dal fatto che queste operazioni porteranno vantaggi solo alle banche ed ai privati; i lavoratori saranno ulteriormente “tagliati”, sia nel salario che a livello occupazionale, mentre l’utenza, in particolare quella domestica, vedrà  ulteriormente lievitare le tariiffe, senza alcun miglioramento reale del servizio ricevuto. mentre i “contratti di solidarietà “, appena rifiutati dai lavoratori, sono solo il primo di una lunga serie di tentativi di penalizzazione del personale.

Gabriele Bollini

co-presidente dei Verdi per la Costituente Ecologista dell’Emilia-Romagna


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