Riserva di Onferno, occasione persa
La consigliera regionale dei Verdi, Daniela Guerra, ha puntato il dito sul recente bando per la gestione della riserva naturale delle gole di Onferno, nel comune di Gemmano (Rimini), per sostenere quello sviluppo locale sollecitato per il nuovo Piano territoriale regionale, preferito rispetto allo sviluppo globale.
Per quel bando, pubblicato dalla Provincia di Rimini dopo una precedente gestione lunga dieci anni di polemiche, una parte di realta’ locali si era costituita nella cooperativa ‘Terre solidali’, sostenuta da agricoltori biologici, agriturismi e associazioni ambientaliste delle colline riminesi; ma la gestione e’ stata poi assegnata a meta’ aprile a una realta’ diversa, la Fondazione Cetacea che gestisce alcuni parchi tematici della riviera adriatica, anche il parco Oltremare.
Secondo l’esponente verde, ”quella di Onferno e’ una vicenda esemplare”, in cui ”si e’ voluto sacrificare l’elemento territoriale” e ”si e’ persa un’altra buona occasione per dare attuazione alla legge regionale 6/2005 sulle aree protette, che indica chiaramente tra le finalita’ quella di ‘conservare e valorizzare i luoghi, le identita’ storico-culturali delle popolazioni locali e i prodotti tipici delle aree protette favorendo la partecipazione attiva delle popolazioni’ ”.
Se il punto, anche con il nuovo Ptr, e’ davvero ”far decollare una conomia sostenibile, iniziamo – sollecita Guerra – compiendo azioni coerenti con questo modello”. (ANSA)
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